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Tasso di ammissione Oxford e Cambridge 2024 per studenti internazionali

Scopri cosa rivelano davvero i tassi di ammissione 2024 di Oxford e Cambridge per gli studenti italiani e come interpretarli senza farti bloccare dai numeri.

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Quanti studenti sono ammessi a Oxford e Cambridge? Ecco cosa significano davvero i tassi di ammissione 2024 per chi viene dall’Italia

Chi sogna di entrare a Oxford o Cambridge inizia spesso cercando: “Quanti vengono presi? Qual è il tasso di ammissione a Oxford e Cambridge per studenti internazionali?”. È normale voler capire con chi si dovrà competere, ma leggere questi numeri senza un po’ di contesto crea spesso più ansie che chiarezza. Qui trovi i dati più aggiornati e — cosa importante — come interpretarli senza farti bloccare (o illudere).


Tabella tasso di ammissione Oxford e Cambridge 2024: quanti italiani entrano davvero?

Sì, questa è la domanda più diretta. Ecco i numeri usciti dagli ultimi report di Oxford (ciclo 2022, che è il dato più vicino al 2024 pubblicato) e Cambridge (ciclo 2024). Tieni a mente che, soprattutto lato internazionale, ci sono sempre piccole oscillazioni:

Università Domande totali Offerte Immatricolati Tasso successo totale Domande internazionali Immatricolati internazionali Tasso successo internazionali
Oxford (Undergraduate) 23.819 3.645 3.271 ≈13,7 % 9.250 675 ≈7,3 %
Cambridge (Undergraduate) 22.153 4.760 3.632 16,4 % 7.638 851 11,1 %

Fonti: Oxford Admissions Stats 2023 – tabelle 1.1 e 1.3, Cambridge Admissions Stats 2024 – tabelle 1.1 e 2.1.

  • Le candidature internazionali sono più di 1 su 3. Competizione globale: significa che, da Milano come da Singapore, passi per lo stesso imbuto stretto.
  • Il tasso di successo internazionale è più basso rispetto a quello totale: 1 su 14 a Oxford, 1 su 9 a Cambridge (arrotondando).
  • Cambridge in media è leggermente più accessibile di Oxford, ma occhio: si parla di media. Dipende tutto dalla facoltà.

Attenzione: Questi dati non sono il semaforo verde o rosso su “ce la farò?”. Sono solo una foto d’insieme, utile ma molto imprecisa quando si passa al singolo caso.


Come cambia il tasso di ammissione a Oxford e Cambridge a seconda del corso o college?

Chi cerca “Quale corso di Oxford è più facile?”, “Il college influisce sul tasso di ammissione?” sta facendo domande giuste. Le statistiche generali servono finché non devi scegliere il corso o il college. E lì i numeri si ribaltano.

  • Corso di laurea: Ad esempio, Computer Science a Oxford vede più di 20 candidature per posto ogni anno; Lingue Moderne meno della metà. Quindi, la vera domanda non è “quanto è difficile entrare a Oxford”, ma “per il mio corso, quanto è combattuta?”.
  • College: A Cambridge il sistema del “Winter Pool” redistribuisce i candidati per evitare che un college sia in overbooking e un altro resti vuoto. Ma alcuni college (ad esempio, Lucy Cavendish) danno più spazio ai non-tradizionali. Vale la pena informarsi: non ci sono “college facili”, ma alcuni sono più aperti a background diversi.
  • Il tuo percorso conta: Oxford, negli ultimi anni, ha selezionato più candidati dalle scuole pubbliche che da quelle private. Perché? Perché il contesto scolastico pesa: aver eccelso in una scuola normale vale tantissimo.

Studenti italiani: cosa bisogna sapere per l’ammissione a Oxford e Cambridge?

Risposta breve: ci sono differenze importanti rispetto agli studenti inglesi, ma non tutte sono quelle che ti aspetti.

  • Visto e permessi: Per chi ha passaporto italiano o dell’UE, fino a oggi non serve un visto studentesco reale per la candidatura undergraduate (ma occhio: le cose possono cambiare per la Brexit, meglio informarsi qui).
  • Tasse: Verranno trattati come “international”: le rette partono da circa 28.000£ l’anno. Questo punto è fondamentale da valutare con la propria famiglia prima, non dopo.
  • Esami d’ammissione: I test contano molto di più del voto alla maturità. Per Economia serve il TSA, per Medicina UCAT/BMAT, per Matematica il MAT… Il livello richiesto è davvero alto: pensare di passare studiando solo le settimane prima è (purtroppo) molto ottimistico.

“Come faccio ad aumentare le mie possibilità realisticamente?”

Non ci sono scorciatoie magiche, ma alcune buone pratiche fanno la differenza:

  1. Parti per tempo (molto prima di scrivere l’application): Servono mesi per costruire una candidatura credibile, fatta di letture, progetti, esperienze reali. Non basta il Personal Statement “bello”.
  2. Scegli con attenzione il corso: Alcuni corsi sono molto più competitivi di altri. Non innamorarti del nome “Oxford”: analizza i moduli delle materie, chiedi a ex-studenti.
  3. Preparazione ai test: Studiare genericamente non basta. Gli studenti che abbiamo visto passare hanno fatto almeno 15 simulazioni vere del test, non esercizietti.
  4. Colloqui online e offline: Essere, per almeno un’ora, uno studente di Oxford o Cambridge. Preparati in inglese accademico, fatti aiutare da chi c’è già passato. Anche chi ha voti stellari sbaglia se non si esercita su questi aspetti.

Caso reale: quanto tempo serve davvero per “salire livello”?

Chiara, liceo classico Napoli, voleva PPE a Oxford. Predicted grades buoni, TSA nei primi tentativi molto indietro (60° percentile). Ha impiegato sei mesi lavorando mirato: logica formale, essay in inglese, simulazioni. Ha chiuso con un TSA quasi 85°, offerta da St Anne’s. Nessuno “gancio”, solo tempo e metodo.


Quali sono gli errori più comuni nelle application a Oxbridge?

Se qualcuno ti ha garantito “Basta aver preso 100 alla maturità”, purtroppo ti sta fuorviando. Ecco dove si cade spesso:

  • Concentrarsi solo sui ranking, non sui requisiti concreti del corso.
  • Lettere di referenza copiaincolla o tradotte male. I referenti italiani spesso non sanno cosa serve davvero. Chiedi una mano a chi ci è già passato, non limitarti a una traduzione fatta online.
  • Sottovalutare l’esame di ammissione: In molti corsi pesa più di qualsiasi titolo precedente. Non arriverà “da solo” grazie a un buon percorso liceale.

FAQ: Risposte rapide alle domande (vere) degli studenti italiani


Tasso di ammissione a Oxford e Cambridge: cosa significa davvero per te?

Guardare le percentuali serve, ma solo se non ti fanno perdere la bussola. Altissima selettività non significa che non ne valga la pena. Nessuno può prometterti il successo, tantomeno con slogan e moduli precompilati. Ma la preparazione mirata, l’informazione vera e la costanza danno risultati reali — anche se richiedono fatica e tempo.

Se hai altre domande sull’application, la preparazione o non sai da dove iniziare, scrivici. Qui da Studey risponde chi c’è passato davvero (sì, anche chi è stato rifiutato alla prima domanda): niente promesse, solo consigli pratici su come impostare il tuo percorso — senza camuffare i lati difficili.

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