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Career Service universitario nel Regno Unito: trovare lavoro part-time

Scopri come funziona davvero il Career Service universitario nel Regno Unito: portali, consulenze, diritti, salari minimi e strategie pratiche per trovare un lavoro part-time efficace.

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Trovare lavoro part-time come studente in UK: come funziona davvero il Career Service universitario?

Quando arrivi in UK per studiare, magari con la valigia piena di speranze e l’idea (classica) che basti lasciare un CV in qualche pub per cominciare a guadagnare le prime sterline... beh, la realtà è un po’ diversa. La maggior parte delle università inglesi — anche quelle più piccole — offre infatti un Career Service universitario. Alcuni lo chiamano JobShop, altri semplicemente Careers: la sostanza è la stessa. Questi servizi sono pensati per aiutare davvero gli studenti a trovare lavori part-time compatibili con lezioni, orari strani e sessioni d’esame, non per “tappi buchi” ma per costruirti un equilibrio vero.

In questa guida voglio spiegarti senza giri di parole cosa offre un Career Service UK, dove funziona bene (e dove no), a cosa stare attenti e quando, invece, conviene puntare anche su altro.

Che cos’è il Career Service universitario nel Regno Unito e cosa offre veramente agli studenti?

Spesso il Career Service viene visto solo come una bacheca di annunci, ma in realtà è qualcosa di più — se sai come usarlo. Quello che puoi aspettarti, nella pratica:

  • Portale interno annunci lavoro: ogni università ha una piattaforma online riservata dove vengono pubblicati annunci per lavori part-time studiati apposta per gli studenti. Puoi trovare di tutto: dal supporto biblioteca alle ore di tutoring, dal lavoro agli open day alle offerte nei negozi nel centro città. A volte gli annunci sono davvero “selezionati” e gestiti dalla uni stessa (esempio: JobShop Kent).
  • Sportelli — sia in presenza che online: qui puoi prenotare incontri per rivedere il tuo CV (sì, quello UK non è come quello italiano), fare mock interview in inglese, parlare dei tuoi dubbi o delle tue insicurezze (100% gratis, basta chiedere).
  • JobShop & opportunità on-campus: alcune università hanno mini-agenzie interne che fanno recruiting per lavori sul campus, tipo open-day ambassador, assistenza eventi, catering. Sono tutte ore che puoi incastrare con lezioni ed esami senza impazzire.
  • Workshop e formazione pratica: il Career Service organizza incontri settimanali su temi molto terra-terra, tipo come richiedere il National Insurance Number (senza il quale non puoi essere pagato legalmente), corsi su diritti e tasse, gestione del contratto e delle prime buste paga.

Career Service universitario UK: differenza tra lavoro on-campus e off-campus? Qual è meglio (e per chi)?

Questa idea che tutti i lavori part-time siano uguali è una mezza bugia. Ecco, in parole semplici, pro e contro di lavorare tramite Career Service (tipicamente “on-campus”) o andare “fuori” (off-campus):

Come si trova On-campus (via Career Service) Off-campus (fuori dall'università)
Dove cercare Portale uni, JobShop, mailing di dipartimento Portali pubblici, negozi, app tipo Indeed o per delivery
Ore gestibili In media 6–12 a settimana (consigliate massimo 15–20) Ci sono meno vincoli legali (britannici/europei), ma rischi facilmente di sforare e stancarti troppo
Flessibilità orari Alta – chi assume sa già che sei uno studente con impegni vari Dipende molto dal datore di lavoro. Alcuni capi sono flessibili, altri zero
Retribuzione Di solito allineata al minimo legale UK Può essere anche superiore (soprattutto con mance), ma occhio che non tutti rispettano la legge
Competenze sviluppate Spesso skill “accademiche” (problem solving, teamwork, public speaking) Tanti ruoli in customer service, hospitality, ristorazione, vendita

Nota: molte università, come Manchester, consigliano di non superare le 15 ore settimanali: è una soglia realistica se non vuoi rischiare di mandare a monte i tuoi studi. Lo dice chi ci è passato prima di te.

Salario minimo e diritti: quanto si guadagna davvero facendo un lavoro part-time tramite il Career Service universitario UK?

Uno dei dubbi più cercati (“quanto paga il lavoro part-time in UK?”) è anche uno dei più facili: c’è una legge precisa.

Dal 1° aprile 2024 il salario minimo nazionale per chi ha 21 anni o più è di £11.44 all’ora, mentre per chi ha 18–20 anni è di £8.60 (qui trovi sempre la tabella aggiornata). Il cambio euro/sterlina varia, ma con £11.44 all’ora arrivi a circa 13,30 euro. Non fare mai affidamento a vecchi rumors sui pagamenti: i contratti regolari, anche quelli brevi, DEVONO rispettare questi importi.

Attenzione: alcuni lavori fuori dall’università possono sembrare pagati meglio (pensa alle mance della ristorazione), ma è importante controllare che vengano rispettati i minimi previsti dalla legge e che ci sia un contratto vero. Non tutti i locali, purtroppo, sono sempre regolari con gli studenti stranieri.

Come candidarti a una posizione part-time tramite Career Service in UK: la check-list pratica

Non esiste una formula magica, ma ecco i passi fondamentali per chi non vuole buttare tempo (e corde vocali in colloqui inutili):

  1. Attiva subito il tuo profilo sul portale carriere: ogni uni ha il suo (tipo “MyCareer” a Newcastle — qui il sito). Senza profilo, niente annunci riservati né eventi interni.
  2. Prenota almeno un CV check: il formato inglese è spesso minimal, niente foto né data di nascita. Meglio rivederlo subito con qualcuno che sa cosa vogliono vedere i recruiter UK.
  3. Ottieni (subito) il National Insurance Number: serve per qualsiasi lavoro regolare. Il Career Service spesso fa info session gratuite su come richiederlo.
  4. Imposta filtri “Part-time” e “On campus” nelle ricerche: in questo modo non perdi tempo tra mille annunci non rilevanti. Attiva anche le notifiche mail.
  5. Rispondi alle offerte entro 24-48 ore: la concorrenza è alta, soprattutto nelle città più piccole (Hull, Bath, York...).

Vuoi un’idea di come va davvero? Giulia, 1° anno a King’s College London, ha girato 30 bar senza successo (“Non ti rispondono nemmeno!”). Poi ha scoperto il JobShop della uni, seguito un breve corso online su come lavorare agli eventi, riscritto il CV con supporto reale e... in due settimane ha firmato il suo primo contratto come ambassador agli open day (10 ore settimanali, stesso stipendio di Starbucks, turni più gestibili e una referenza spendibile anche dopo).

Quando il Career Service universitario UK NON è sufficiente per trovare lavoro part-time? Limiti e alternative oneste

Meglio essere chiari: il Career Service non fa miracoli. In alcuni casi ti serve qualcos’altro, o è meglio integrare.

  • Cerchi oltre 15-20 ore a settimana? L’università stessa ti sconsiglierà di andare oltre, soprattutto se hai una retta importante o punti alla media alta. Vuoi lavorare di più? Sarai fuori dai canali “studente”, è un rischio che va valutato.
  • Lavori molto richiesti (rider, hospitality, lavori serali)? Qui spesso si trova di più tramite agenzie private, siti pubblici e app di delivery (JustEat/Deliveroo). Occhio solo a paghe troppo basse o contratti poco chiari.
  • Inglese basso o poco sicuro (sotto il B1)? Il Career Service offre corsi (a volte anche con badge gratuito per CV) ma senza almeno un B1 pieno potresti faticare a passare i primi step dei colloqui part-time.

Errori frequenti degli studenti italiani che cercano lavoro part-time tramite Career Service

  • Usare il CV tradotto con Google Translate senza capirci molto: un recruiter se ne accorge subito, fidati.
  • Dimenticare il portale interno e affidarsi solo ai gruppi Facebook: ma lì le offerte vere sono poche.
  • Accettare turni notturni o troppo fitti durante gli esami per “far vedere che ci tieni” (warning: il burn-out, qui, è dietro l’angolo).

Domande frequenti sulla ricerca di lavoro part-time tramite Career Service universitario UK

Conclusione — Come sfruttare al massimo il Career Service universitario UK per trovare lavoro part-time da studente

In UK, il Career Service universitario non è una magia, ma è il punto di partenza più sicuro per chi vuole lavorare part-time senza dover sacrificare lo studio o la qualità della vita. Ricordati: non è tutto “easy”, bisogna muoversi bene tra CV, orari e limiti, ma la community esiste e — fuori dai cliché — ti può dare una grossa mano.

Hai dubbi su come si fa un CV “inglese”? O non sai da dove si comincia con il National Insurance Number? O magari hai solo paura di non riuscire a conciliare lavoro e studio? Chiedici pure: un ex studente advisor Studey ti risponde in modo concreto, gratis e senza promesse da venditore. Perché anche noi — tra ansie, paure e coffee shop che ignorano i CV — ci siamo passati.

(Parole chiave di chiusura: career service universitario UK, lavoro part-time studenti, trovare lavoro part-time Regno Unito)

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