Qual è il salario minimo per studenti che lavorano part-time nel Regno Unito?
Studiare nel Regno Unito può essere la scelta di una vita, ma anche un bel salto economico. Capita spesso che tanti studenti italiani si chiedano: quanti soldi si fanno davvero con un lavoretto part-time in UK? Dopo le tasse, quanto rimane in tasca? E ci sono limiti alle ore che si possono davvero fare senza farsi venire un esaurimento precoce — o, peggio ancora, senza rischiare di buttare via tutto il percorso perché non si riesce a studiare? In questa guida metto insieme dati aggiornati, qualche storia vera passata dalla community Studey e rispondo in modo schietto alle domande che ronzano per la testa a chi sta valutando la partenza.
Quanto paga il salario minimo orario in UK per gli studenti italiani?
Dal 1° aprile 2024 le paghe minime che puoi aspettarti sono queste (occhio perché cambiano ogni anno a inizio aprile):
Età | Tariffa oraria (2024-25) |
---|---|
21 anni o più | £11,44 |
18-20 anni | £8,60 |
Sotto 18 anni o apprendista* | £6,40 |
*Apprendista: Under 19 o primo anno di apprendistato. Fonte: GOV.UK – National Minimum Wage rates
Tieni a mente che da aprile 2025 il salario minimo per chi ha più di 21 anni salirà ancora (lo trovi già scritto sui siti governativi), quindi, prima di fare calcoli dettagliati, butta sempre un occhio alle nuove cifre. Se hai esigenze particolari scrivici pure e verifichiamo insieme.
Che differenza c’è tra National Living Wage e Real Living Wage nel Regno Unito?
Questo forse non tutti lo sanno: il salario minimo legale non è uguale al “Real Living Wage”, ossia la paga che secondo la Living Wage Foundation dovrebbe permettere di vivere davvero senza ansie a fine mese. Da ottobre 2024, stando all’ente indipendente che lo calcola, sarebbe £12,60 all’ora in UK e addirittura £13,85 a Londra (Living Wage Foundation). Non tutti i datori di lavoro la applicano; molte catene sì, ma non è obbligatorio. Controlla sempre nelle offerte — spesso è un ottimo segnale.
Che tasse paga uno studente lavorando part-time in UK? Quanto resta davvero?
Domanda che ci fanno spessissimo — anche perché tra numeri e regole non è facilissimo orientarsi, nemmeno per chi parte con le migliori intenzioni. Ecco alcune soglie da memorizzare:
- Personal Allowance: I primi £12.570 guadagnati in un anno (2024/25) sono esentasse (GOV.UK).
- National Insurance: Devi versarla solo se guadagni più di £242 a settimana (GOV.UK), altrimenti non ti viene scalato nulla.
Esempio 1 – Lo studente “classico”
15 ore a settimana a £11,44 fanno circa £171,60 lordi. In un anno, anche a ciclo continuo, resti sotto la soglia della Personal Allowance e del NI settimanale. In pratica, il netto e il lordo sono quasi identici.
Esempio 2 – Lavori più ore
25 ore a settimana, sempre a £11,44, sono £286 lordi. Resti sotto la soglia annuale, quindi tasse zero, ma inizi a pagare un piccolo contributo NI solo sulla parte che eccede £242. In pratica, su quelle £286, circa £3,52 ti vengono trattenuti. Netto finale: circa £282,50.
Morale? Finché ti tieni sulle 15-20 ore le differenze tra lordo e netto sono quasi inesistenti. Ti accorgi della differenza solo se lavori tanto e spesso, cosa che però sconsigliamo se vuoi anche laurearti con serenità.
Quanto si guadagna davvero lavorando part-time in UK? Esperienze e stipendi medi
Il salario minimo è solo il punto di partenza. A seconda dei settori, si può trovare anche di meglio, soprattutto se hai già competenze specifiche. I dati ufficiali (ONS, Employee earnings 2024) dicono che la paga oraria mediana dei part-timer è attorno a £13,26 (aprile 2024). Se ti presenti con inglese buono e te la cavi bene al colloquio, ci sono lavori che pagano di più.
In quali settori trovano lavoro gli studenti italiani in UK?
La stragrande maggioranza degli studenti italiani in UK parte da uno di questi:
- Hospitality (bar, café, ristoranti, hotel): Orari flessibili, spesso pagano poco più del minimo, mance variabili.
- Retail (negozi, supermercati): Turni serali o nel weekend, paga simile all’hospitality.
- Lavori nel campus universitario (open day, biblioteche, tutoraggio): Spesso si guadagna un filo di più delle catene fuori dal campus.
- Digitale/Freelance (traduzioni, social, grafica, ripetizioni): Potenzialmente più redditizio, serve però tempo per cercare clienti e una preparazione specifica.
Per darti un esempio concreto: Giulia, 2° anno a Manchester, ci ha scritto di aver fatto 12 ore settimanali in una grande catena di caffè a £11,44, arrotondando le entrate con qualche ora di tutoring online d’italiano a £20/h. Media mensile portata a casa: circa £650. “Il caffè pagava l’affitto, il tutoring i voli per tornare a casa”, come ha detto lei.
Quali sono i rischi e gli errori comuni per studenti che lavorano part-time nel Regno Unito?
Lo sappiamo tutti che i soldi farebbero comodo, ma ci sono alcune brutte sorprese da conoscere prima di firmare il contratto:
- Zero-hour contract: Fai attenzione: in UK è perfettamente legale, e significa che il datore di lavoro non ti garantisce nessuna ora fissa a settimana. Alcuni mesi puoi lavorare 40 ore, altri solo 8. Chiedi sempre, prima di accettare, quante ore minime ti garantiscono.
- National Insurance Number: Senza questo codice personale, il datore non può pagarti con regolarità (e tu rischi anche problemi con le tasse). Fai domanda appena arrivi.
- Ignorare le tasse: Se superi la soglia esentasse, non è un dramma, ma potresti dover recuperare o restituire qualcosa alla fine dell’anno fiscale.
- Occhio alle mance: Spesso non sono distribuite equamente, o addirittura non dichiarate. Fatti sempre spiegare come funziona il sistema delle mance in quella azienda e se sono incluse nel contratto.
Domande frequenti su lavoro part-time e busta paga in UK (FAQ)
Posso mantenere lo studio e lavorare part-time? Quale bilancio è realistico?
La domanda vera è: ha senso fare troppe ore? La risposta onesta è no: se vuoi stare a galla con lo studio, superare i 20-22 ore settimanali raramente è una buona idea. Alcuni periodi (festivi, esami, cambio semestre) semplicemente servirà staccare. Un part-time funziona bene per coprire affitto e spese, ma non pensare che basti per vivere senza pensieri tutto l’anno. Il rischio burnout è molto più reale di quanto sembra.
Hai ancora dubbi su come funziona il lavoro part-time in UK — e su come evitare passi falsi? Chiedici tutto quello che vuoi. Ti risponde qualcuno che ci è già passato, con consigli concreti e senza filtri. Meglio un messaggio in più oggi che una brutta sorpresa tra qualche mese.
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