Traduzione certificata diplomi Regno Unito: cosa sapere davvero (senza farsi fregare dal panico)
Se stai preparando l’application per un’università nel Regno Unito, magari perdi il sonno più per la burocrazia che per l’inglese. Una delle prime domande che ci arrivano in chat è: “Il mio diploma va tradotto in inglese? Ma chi può farlo? Serve davvero la traduzione certificata dei diplomi per il Regno Unito?”
Niente panico: ci siamo passati anche noi e la questione non è così terrificante, ma va capita bene per evitare lungaggini, richieste assurde e magari una bella application inchiodata in attesa di documenti. Vediamo punto per punto tutto quello che serve davvero sapere — senza promesse magiche, solo quello che conta.
Perché le università UK vogliono la traduzione certificata dei diplomi? Serve davvero?
La risposta breve è sì: per il Regno Unito, la traduzione certificata del diploma (e spesso del transcript dei voti) è fondamentale. Ecco il motivo:
- I comitati di ammissione non parlano italiano (e nemmeno la lingua-burocratese delle nostre segreterie). Se il tuo diploma non è in inglese, rischi che lo scartino o ti chiedano integrazioni (che fanno perdere settimane).
- Alcune università, tipo Edinburgh, scrivono chiaro: “accettiamo solo traduzioni certificate prodotte da traduttori riconosciuti oppure dalla scuola/uni di provenienza con dichiarazione idonea”.
- Oltre all’admission, la traduzione può servirti anche per tirare su un loan, per alcune richieste di alloggio, e (più raro, ma succede) per pratiche di visto studente.
In che cosa consiste la traduzione certificata dei diplomi per il Regno Unito? Chi può firmarla?
Questa è la parte che crea più confusione perché… in UK non esiste il “traduttore giurato” come lo immaginiamo in Italia. Niente timbri del tribunale, niente notarile.
Come la vogliono le università britanniche?
Le principali linee guida sono quelle dell’ITI (Institute of Translation and Interpreting):
- La traduzione deve essere fatta da qualcuno con credenziali riconosciute: member of ITI, member/fellow of CIOL (Chartered Institute of Linguists), oppure da chi rilascia una dichiarazione formale che attesti correttezza e fedeltà all’originale.
- Alcuni atenei italiani (soprattutto i più grandi) rilasciano direttamente documentazione ufficiale bilingue. Se hai questa opzione, sei fortunato: di solito basta.
- Puoi usare anche la traduzione di un traduttore giurato italiano, purché includa una dichiarazione bilingue che spiega le sue credenziali.
Se qualcosa ti sembra poco chiaro… non sei solo! Le regole esatte possono variare tra un’università e l’altra: chiedici pure di controllare cosa chiede la tua destinazione specifica, lo facciamo gratis tutti i giorni.
Quali sono i requisiti per una traduzione certificata valida? Cosa deve comparire esattamente sul documento?
Quasi tutte le università, e anche gli uffici visti, vogliono una checklist simile (qui c’è la fonte di esempio di Birmingham City):
- Dichiarazione di accuratezza — Una frase in cui il traduttore scrive che la traduzione è una copia fedele all’originale.
- Data della traduzione.
- Firma, nome e recapiti del traduttore, oppure del rappresentante se fatta tramite agenzia.
- Credenziali del traduttore (es: “Member of ITI”, “Sworn translator at Tribunale di Milano”, ecc).
Occhio: anche se manca un solo dettaglio, spesso la domanda resta in sospeso o viene respinta. Meglio essere precisi!
Quali documenti italiani servono tradotti per l’università in UK? E cosa lasciare stare?
Obbligatori quasi sempre (con traduzione certificata):
- Diploma di maturità (o di laurea, se vai per un Master).
- Transcript dei voti dettagliato — tutti gli anni, tutti i voti.
Di solito facoltativi (dipende dal corso):
- Certificazioni di stage, tirocini, attività extracurricolari (soltanto se la university lo chiede esplicitamente).
- Certificazioni linguistiche italiane (spesso inutili: quasi sempre vogliono IELTS, TOEFL & co separati).
Quasi mai servono:
- Pagelle delle medie.
- Attestati di corsi in inglese (se già sono in inglese originale, non tradurli).
Quando fare la traduzione certificata del diploma? Quanto tempo serve: rischio di bloccare tutto?
Tempistiche e scadenze:
- Undergraduate (UCAS): Carica entro la deadline di metà gennaio. Se la invii dopo, rischi che la domanda venga valutata in ritardo o peggio, ignorata.
- Master: Alcune università (tipo Oxford) accettano anche dopo la prima application, ma ti danno una finestra temporale precisa (di solito 15-20 giorni). Se vuoi essere tranquillo, lavora d’anticipo.
- Non aspettare l’ultimo minuto (Natale, per capirci): In quei periodi i traduttori sono sommersi di richieste, e fanno lievitare i prezzi.
Il nostro consiglio: pensa per tempo alla traduzione certificata, anche solo in bozza. Se l’ammissione va a buon fine, la formalizzi e la carichi subito.
Quanto costa una traduzione certificata e si può risparmiare senza rischi?
Prezzi medi che vediamo tra i nostri studenti negli ultimi due anni:
- Freelance membro ITI / CIOL: 30-45 £ a pagina (35-52 €), varia in base a lunghezza e formato.
- Agenzia specializzata UK: diploma + transcript come pacchetto, 80-120 £ (95-140 €).
- Traduzione ufficiale rilasciata dal liceo o ateneo: A volte gratis, massimo 10-20 € per bolli.
Attenzione ai costi supplementari: se mandi file scansionati male, se chiedi la consegna “in 24h”, o nei periodi di picco lavorativo, le tariffe salgono alla grande.
Qualche trucco vero per non spendere troppo (e non impazzire):
- Chiedere già la versione bilingue all’università italiana: le segreterie spesso la preparano in pochi giorni su richiesta — e la maggior parte delle uni UK la accettano senza supplementi.
- Unisci diploma e transcript in un unico PDF: meno pagine timbrate = meno costi.
- Muoviti in primavera o estate: prezzi più bassi e nessuno è sovraccarico.
- Se puoi, chiedi se accettano la “provisional translation” — una versione provvisoria della tua scuola, da confermare poi col documento finale.
Cosa succede se la traduzione non è certificata nel modo giusto? (Caso reale)
Prendi Marta, che voleva Biomedical Science a Manchester. La scuola le dà il transcript solo in italiano. Chiede a un amico di tradurlo “bene”, carica su UCAS, ma l’università le blocca la domanda: servono documenti certificati. Perde tre settimane, trova una traduttrice ITI, spende 70 £ e alla fine arriva fuori tempo massimo per la borsa di studio. Lezione imparata: non improvvisare. Fatto bene la prima volta, risparmi soldi, ansia e magari una chance di scholarship.
Domande pratiche e dubbi frequenti: FAQ sulla traduzione certificata diplomi Regno Unito
Traduzione certificata diplomi Regno Unito: il consiglio finale di chi ci è passato
Lo capiamo: questa cosa sembra solo una delle mille rogne da checkare quando sogni di studiare in UK. Ma fatti bene i conti, una traduzione certificata fatta a regola d’arte ti salva settimane e (a volte) una possibile delusione pesante.
Se ti capita qualche dubbio, una richiesta “strana” dall’università, o vuoi far ricontrollare i tuoi documenti senza stressarti, scrivici: un ex-studente Studey controllerà al volo e gratis se la tua traduzione certificata va bene per il Regno Unito o se manca qualcosa.
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