Studiare in UK

Stage retribuiti per studenti nel Regno Unito: guida pratica

Scopri come funzionano davvero gli stage retribuiti nel Regno Unito: stipendi minimi, diritti, scadenze e strumenti pratici per trovare un’esperienza formativa e tutelata.

Hai domande su questo argomento?

Prenota una call

Stage retribuiti per studenti nel Regno Unito: tutto quello che avrei voluto sapere prima di partire

Se stai pensando di cercare uno stage retribuito in UK, probabilmente hai almeno una di queste domande in testa: “Ma quanto mi pagheranno davvero? Come faccio a non finire in uno stage non pagato? E da dove inizio a cercare?”. Non sei solo – ogni settimana ci scrivono in tanti con esattamente questi dubbi. In questa guida trovi risposte dirette, dritte al punto, senza false promesse.

Quanto si viene pagati davvero durante uno stage retribuito in UK? (e come non farsi fregare)

Fonte ufficiale – GOV.UK – National Minimum Wage rates

Tieni conto che questa è la base legale. In settori come finanza o tech si può salire anche oltre £20 l’ora, in altri (tipo moda, charity, media) rimane spesso più basso.

A chi spetta la paga durante uno stage in UK e chi invece non viene pagato?

Molti si confondono perché spesso in Italia si fa tutto “a titolo gratuito”: in UK le regole sono più chiare.

Situazione Hai diritto alla paga minima? Fonte ufficiale
Lavori con orari e compiti assegnati (worker, intern classico) GOV.UK – Employment rights for interns
Stage curriculare obbligatorio (sotto i 12 mesi, parte del corso) No stessa fonte
Solo osservazione (“job-shadowing”, nessun apporto concreto) No stessa fonte
Volontariato presso charity registrate No, ma hai diritto a rimborsi stessa fonte

Morale della favola: se produci valore, va retribuito. Se ti ritrovi nel “ma mi pagano solo il viaggio”, senti subito ACAS (l’ente pubblico che difende gli studenti-lavoratori) – qui i loro contatti ufficiali.

Come trovare uno stage retribuito nel Regno Unito se parti dall’Italia?

La teoria dice “invio il CV su LinkedIn e aspetto”. Ma nella pratica? Queste sono le strade che realmente funzionano, viste sia da ex-studenti che da chi ora affianca studenti:

  1. Career Service della tua università – Le aziende UK spesso passano da qui per summer internship: non sottovalutare la bacheca digitale della tua uni.
  2. Portali specializzati (con filtro pagati) – Usa Prospects, TargetJobs, e Milkround. Su Prospects puoi filtrare per “paid internships”.
  3. Siti aziendali diretti (grandi nomi, selezioni anticipate) – Compagnie come PwC, Rolls-Royce, NHS, Amazon pubblicano internship anche 6-12 mesi prima: cerca la sezione “careers” e attiva gli alert.
  4. LinkedIn (ma fatti notare tra centinaia di CV) – Non cercare solo “internship UK”, aggiungi sempre “paid” + settore (es. “engineering”). Filtra per annunci usciti da max 7 giorni. Mira anche a piccole aziende.
  5. Rete alumni Studey – Molti ex-studenti segnalano le posizioni interne prima che escano pubbliche (e qualche referenza fa la differenza, specie in settori saturi).

Quando candidarsi agli internship in UK? Occhio alle scadenze

Qui la differenza con l’Italia si sente. Le selezioni partono prima e chi si sveglia tardi rischia di restare fuori.

  • Stage estivi (giugno-settembre): candidature tra settembre e dicembre dell’anno prima.
  • Industrial Placement (12 mesi, di solito durante il secondo anno di triennale): recruitment da ottobre a febbraio.
  • Micro-internship (1-4 settimane): possibili tutto l’anno ma con scadenze rapide: muoviti almeno 3-4 mesi prima.

Quali documenti servono per fare uno stage retribuito in UK? (Burocrazia spiegata semplice)

  • Passaporto valido: UK accetta passaporto UE. Per la carta d’identità controlla le regole e la compagnia aerea.
  • National Insurance Number (NIN): senza, niente stipendi. Si può richiedere all’arrivo gratuitamente (occhio alle truffe online).
  • Conto UK o carta multivaluta (tipo Revolut/Wise): utile per ricevere lo stipendio senza costi e ritardi.
  • Contratto scritto: “Written Statement of Employment Particulars”, deve includere paga, orari, durata e benefit.

Se manca uno di questi elementi, chiedi sempre! Nessuna domanda è stupida quando si tratta di tutelare se stessi.

Errori che vediamo ogni estate: esempi reali di studenti italiani

Caso 1 – “Solo rimborso spese... ma lavoro come dipendente”
Alessia, 20 anni, studentessa di design: accetta uno stage a Londra perché “dai, almeno pago i pranzi”. Dopo 2 mesi, tra affitto e metro, risparmi finiti. Le sarebbe bastato consultare la tabella NMW e negoziare prima.

Caso 2 – “CV inviato e nessuna risposta per mesi”
Marco, ingegneria: mandava il CV generico a indirizzi tipo hr@... ma nessun feedback. Poi, grazie a un ex-studente che l’ha presentato all’interno, ha ottenuto un colloquio in tre settimane. Spesso il “network” conta più della media dei voti.

Come capire se lo stage è serio: una checklist da non saltare

  • La paga oraria è almeno pari al NMW?
  • Durata e orari sono chiari e scritti?
  • Ci sono extra come rimborso viaggio/pranzo/alloggio?
  • È previsto un tutor o supervisore dedicato?
  • Possibilità di essere confermato o accedere a un graduate scheme dopo?

Se anche solo una voce manca o non ti è chiara, chiedi sempre. Meglio una domanda in più che ritrovarsi in difficoltà economiche.


FAQ vere sugli stage retribuiti in UK (speciale per studenti italiani!)


Ti serve un confronto reale? Scrivici.

Uno stage retribuito in UK è una grande occasione per testare il lavoro all’estero e migliorare il tuo inglese. Però serve sapere come muoversi davvero, conoscere regole, diritti e tempi – e soprattutto, non aver paura di chiedere aiuto se qualcosa non ti torna.

Se hai ancora dubbi su paghe, contratti, alloggi o sulle vere tempistiche, non stare fermo: scrivici. Un advisor Studey (ebbene sì, uno che ha già vissuto tutto questo) può aiutarti a evitare errori e stress inutili – la consulenza è gratuita e schietta, senza filtri.

Parole chiave: stage retribuiti nel Regno Unito, internship UK per studenti italiani. Se sei alla ricerca di risposte vere, qui hai trovato un punto di partenza, non una soluzione preconfezionata – ma a differenza di tante promesse online, qui dietro c’è chi ci è passato e può ascoltarti davvero.

Parliamo del tuo caso specifico?

In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto nel Regno Unito.

Valuta la tua situazione gratuitamente →

Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno

Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

Articoli correlati