Cosa succede se boccio un esame? Differenze tra resit exams in UK e appelli di recupero in Italia
Se ti stai chiedendo cosa succede quando non passi un esame all’università — magari perché stai valutando se andare all’estero o restare in Italia — sei in buona compagnia. Capire come funzionano i recuperi nei diversi sistemi è fondamentale: un conto è avere spazio per riprovarci, un altro dover sperare in una sola occasione in più. Qui mettiamo a confronto, senza filtri, cosa cambia davvero tra “resit exams” nel Regno Unito e gli appelli di recupero in Italia, così puoi giocartela al meglio e, se serve, evitare brutte sorprese.
Cosa vuol dire sostenere un “resit exam” nel Regno Unito?
- Un resit exam è letteralmente una seconda possibilità di sostenere l’esame (o parte di coursework) che non hai passato al primo tentativo.
- Le regole cambiano da università a università, ma la prassi è: hai diritto a un secondo tentativo. Un terzo? Solo in casi particolari, dopo averlo discusso con la commissione (vedi la policy di Leeds).
- I resit si tengono quasi sempre ad agosto, prima del nuovo anno accademico (esempio: University of Kent).
- Voto cap: se passi all’esame di recupero, il massimo che puoi ottenere è il minimo per essere promosso (40% per undergrad, 50% per master). Se hai ottenuto un resit per “mitigating circumstances”, il voto non subirà il cap (vedi ancora Leeds).
- Costi: alcune università applicano una fee per il resit (come Kent), altre l’hanno rimossa (Leeds dal 2024). Verifica sempre il regolamento aggiornato.
Come funzionano gli appelli di recupero in Italia?
- In Italia si parla di appelli d’esame, cioè più date durante l’anno per tentare e ritentare di superare la materia.
- Secondo lo statuto degli studenti, le università devono offrire almeno 6-7 appelli per corso ogni anno.
- Puoi presentarti ogni volta che c’è un appello, anche molte volte, finché non passi, salvo rari limiti specifici.
- Sessioni: invernale (gennaio-febbraio), estiva (giugno-luglio) e autunnale (settembre), con più appelli ravvicinati.
- Scala voti: 0-30, promosso con 18/30. Anche dopo più tentativi puoi ottenere 30 e lode, senza penalità (fonte CIMEA).
- Costi: generalmente nessuno, salvo piccoli oneri burocratici.
Quanti tentativi ho per recuperare un esame? Confronto diretto tra sistema UK e Italia
| Tema | Resit UK: cosa aspettarti | Italia: come funzionano gli appelli |
|---|---|---|
| Tentativi | Uno solo (secondo tentativo, il “resit”). Terzo solo per casi eccezionali. | Appelli illimitati entro ciascuna sessione. Puoi riprovare finché serve. |
| Penalità sul voto | Sì: voto massimo è il pass mark (40/50) | No, puoi puntare al massimo (30 e lode) anche dopo vari tentativi |
| Rifiuto del voto? | No: se passi, il voto (cap-pato) rimane | Sì: puoi dire “no” e ripresentarti alla sessione successiva |
Quando posso rifare un esame? Tempi e scadenze a confronto
- UK: una sola finestra per i resit, ad agosto. Devi essere presente in quei giorni.
- Italia: tre sessioni durante l’anno con diverse date, più flessibilità e possibilità di pianificare meglio.
Quanto costa rifare (o riprovare) un esame?
- UK: dipende. Alcune università non fanno più pagare nulla (es. Leeds dal 2024), altre sì (Kent con resit “with penalty”).
- Italia: generalmente gratuito, al massimo qualche euro per pratiche amministrative.
Quali strumenti e supporti hai a disposizione per i recuperi?
- UK: molte università offrono tutor e workshop dedicati ai resit, anche supporto psicologico (es. University of Kent con counselling mirato).
- Italia: il tutorato esiste ma non è sempre sistematico; spesso l’organizzazione dello studio è personale.
Pro e contro: meglio il sistema inglese o quello italiano?
Come evitare brutte sorprese tra resit e appelli: consigli pratici
Se stai considerando il Regno Unito, non spaventarti troppo per la questione dei resit: è una seconda chance, ma non una terza, quindi sfruttala bene. Prepara da subito un metodo solido, chiedi feedback e supporto se necessario.
In Italia hai più margine, ma puoi rischiare di accumulare stress e rimandare troppo. Sfrutta il supporto del tutorato e dei compagni.
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