Lezioni online: università nel Regno Unito vs Italia a confronto
Un confronto pratico tra università online in Italia e nel Regno Unito: differenze su didattica, modalità blended, qualità, costi e cosa valutare prima di scegliere.
Lezioni online all’università: quali differenze tra Regno Unito e Italia?
Se stai pensando di studiare all’estero (magari proprio in UK) o sei ancora indeciso su un percorso online italiano, probabilmente hai mille domande: “Quante lezioni saranno davvero online?”, “Funziona meglio la modalità blended in UK o quella delle telematiche italiane?”, “Se seguo tutto dal PC non rischio di perdermi o annoiarmi?”. Qui cerchiamo di rispondere davvero – senza raccontarti che “uno sia perfetto e l’altro sbagliato”.
Perché dovresti davvero confrontare università online in UK e Italia?
Non è solo una questione tecnica: la percentuale di lezioni online cambia proprio COME vivi e impari, quanto riesci a restare motivato e (anche questo conta) quanto vale il titolo che ti porti a casa alla fine. E poi, inutile girarci intorno: scegliere un’università, oggi, vuol dire fare i conti anche con i costi, con la solitudine che a volte si sente dietro uno schermo, e con la qualità vera dell’esperienza.
Quante lezioni online ci sono oggi nelle università italiane e inglesi?
Secondo una ricerca della BBC che ha coinvolto 50 università britanniche, nel 2022/23 circa il 28% dei corsi viene proposto in modalità ibrida: una parte in presenza, un’altra online (spesso con materiali da consultare quando vuoi). Ma attenzione: la spinta all’online non è più “alla cieca” come durante la pandemia. L’Office for Students chiede agli atenei di dimostrare che il blended learning serve DAVVERO a migliorare la didattica, non solo a tappare buchi di orari o di aule.
Dall’altra parte abbiamo le telematiche italiane, dove chi sceglie corsi “tutto online” è passato da 64.000 (2015/16) a oltre 164.000 (2021/22), secondo il MUR. Quasi tutta questa crescita riguarda le telematiche e i corsi triennali, specialmente quelli economici e giuridici. Negli atenei tradizionali invece l’online è rimasto utile (es. per registrazioni degli appelli, materiali digitali, a volte perfino esami), ma il ritorno al “tutto in aula” è stato forte.
Quali sono le vere differenze nel modo di insegnare online tra UK e Italia?
MUR/ANVUR danno linee guida, ogni ateneo (soprattutto telematiche) fa a modo suo
Supporto tecnico
Virtual Learning Environment obbligatorio, help desk 24/7 in molti campus
Piattaforme diverse, nelle telematiche assistenza dedicata; nei tradizionali spesso meno strutturata
Esami
Spesso una via di mezzo: essay (saggi) e lavori online, laboratori ed esami finali live
Esami nelle telematiche spesso in presenza (per legge) oppure via webcam; nei tradizionali quasi sempre in aula
Come si sta davvero in un corso online? Testimonianze UK e Italia
«Quando ero a Leeds, le lecture registrate mi hanno letteralmente salvato: prima degli esami potevo rivederle anche a 1,25×. Ma se tutto era su Zoom, tipo durante il lockdown, ogni appunto diventava uno sforzo triplo. In presenza, invece, avevo un ritmo migliore e la settimana era più “vera”. Il mix perfetto? Secondo me: online per ripassare, aula per imparare davvero.»
«Io lavoro full-time, l’università a distanza era l’unica scelta per me. Ma se scegli una telematica non basta “connetterti”: serve molta disciplina e un pc decente. Alcuni esami richiedono la webcam sempre, e se la connessione salta rischi di doverli rifare. Ah, e preparati a gestirti il tempo da solo: nessuno ti rincorre se sparisci per due mesi.»
Cosa dovresti valutare PRIMA di scegliere l’università online o blended?
Chiedi lo schema settimanale vero, non solo la brochure riassuntiva. In UK molto learning è asincrono (lavori quando vuoi), ma i laboratori e i test spesso richiedono presenza.
Attenzione: in Regno Unito tanti esami (specialmente quelli più importanti) sono ancora di persona. Valuta bene se dovrai viaggiare e pagare trasferta. In Italia, invece, molte telematiche richiedono comunque la presenza agli esami finali.
Gli inglesi chiamano “personal tutor” la persona a cui puoi scrivere anche solo per sfogarti – chiedi che servizio c’è veramente. Nelle telematiche italiane, i tutor spesso ci sono, ma se siete in troppi il rischio sono risposte lente o superficiali.
Nell’anno duro del lockdown, il 65% degli studenti UK diceva di sentirsi isolato (dato OfS). Anche nelle telematiche italiane c’è meno “ritmo di classe” e l’età media è più alta: fare networking non è impossibile, ma è una cosa diversa rispetto alla classica vita da campus.
UK: che tu sia online o in aula, le tuition fees restano quasi sempre quelle “piene”. Il vantaggio vero sui costi lo hai solo se vivi fuori e ti risparmi affitto e trasporti. In Italia, le telematiche tendono a costare intorno ai 2-3k€ annui fissi, ma controlla sempre se gli esami in presenza hanno costi extra (o sedi d’esame fuori mano).
Quando conviene davvero un percorso online, e quando no?
Generalmente no. L’Office for Students vuole che il valore sia lo stesso, a prescindere dalla modalità. Informati però su eventuali sconti per chi non risiede in UK o segue tutto a distanza.
Sì, ma occhio che il corso sia riconosciuto e abbia i crediti ECTS che servono per l’ingresso nelle magistrali inglesi.
No, se segui da remoto. Se però dovrai andare in campus per esami o stage, attenzione: possono servirti permessi o visti diversi.
La regola è almeno un Virtual Learning Environment (come Moodle, Canvas, Blackboard). Spesso ci sono strumenti per registrare lezioni (tipo Panopto) e help desk dedicati.
Cosa portarsi a casa da questo confronto?
La verità è che “tutto online” non significa poca qualità, ma non è neanche la soluzione perfetta per tutti. In Regno Unito le università mischiano consapevolmente digitale e presenza, puntando molto sul confronto diretto in aula. In Italia l’offerta digitale è ampia, ma occhio a non cadere nell’illusione che basti “seguire i video” per avere la stessa esperienza. Serve impegno, autonomia e, a volte, un po’ di pazienza con la burocrazia.
Non sai ancora da che parte andare o hai domande specifiche (tipo “quante ore di presenza servono DAVVERO nel corso X?”, “come si fa l’esame se sei fuori sede?”)? Scrivici senza stress: un ex studente UK o un advisor del team Studey ti risponde sul serio, senza venderti nulla.
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