Lavorare part-time nell’hospitality in UK: orari reali, guadagni veri e tutto quello che devi sapere
Stai valutando di finanziare la tua esperienza universitaria nel Regno Unito lavorando in un bar, in un ristorante o in hotel? Se sei qui perché vuoi sapere quanti soldi puoi mettere da parte, quante ore si riesce davvero a lavorare (senza impazzire), e cosa aspettarti davvero dal lavoro nell’hospitality, sei nel posto giusto. Ti raccontiamo come funziona nella vita vera, senza illusioni.
Che lavori puoi fare in hospitality nel Regno Unito?
Quando parliamo di “hospitality” intendiamo tutti quei lavori che ruotano attorno a cibo, bevande e accoglienza. In concreto, ecco dove puoi trovare più facilmente un posto:
- Bar, pub, caffetterie (barista, bartender, runner: chi porta piatti e bicchieri tra sala e cucina)
- Ristoranti (waiter/waitress, kitchen porter e ruoli in cucina anche senza esperienza)
- Hotel e ostelli (housekeeping, receptionist, staff colazione)
- Eventi e catering (banqueting, staff per stadi e concerti)
Non serve esperienza per iniziare dai ruoli base (runner, kitchen porter, housekeeping): serve invece tanta pazienza, voglia di imparare l’inglese anche nei giorni “no”, e un po’ di resilienza quando sei stanchissimo ma il turno non è ancora finito.
Quante ore lavorano davvero gli studenti internazionali in hospitality in UK?
Domanda classica: “Ma riesco a lavorare 20 ore a settimana per mantenermi?” La risposta vera è: dipende. E spesso non te la dice nessuno.
- In UK il part-time è fino a 30 ore/settimana (ONS), ma la maggior parte degli studenti lavora 10-20 ore settimanali. Di solito in 2-4 turni da 4-6 ore.
- Da esperienza diretta (nostra e degli studenti che seguiamo), già con più di 15 ore a settimana il rendimento allo studio inizia a risentirne. Se la tentazione è fare di più per guadagnare di più, la realtà poi ti presenta il conto sotto forma di sonno eterno a lezione e deadline che ti schiacciano.
- Il contratto più comune è lo “zero-hour”: non ti garantisce ore minime. Se il locale è vuoto, magari quella settimana ti chiamano pochissimo o per niente.
- Spoiler: pianifica il tuo budget sulla media minima che pensi di poter mantenere, non sulle settimane “perfette” che ti promettono in colloquio.
Quanto si guadagna davvero lavorando part-time nell’hospitality in UK?
Se vuoi sapere “quanto pagano davvero i bar e i ristoranti agli studenti in UK”, qui le cifre aggiornate:
National Living Wage (NLW) dal 1° aprile 2024:
- 21 anni o piĂą: ÂŁ11,44/ora
- 18-20 anni: ÂŁ8,60/ora
- Meno di 18 anni (o primo anno di apprenticeship): ÂŁ6,40/ora
E se ti pagano di piĂą? Alcuni datori scelgono volontariamente il Real Living Wage (calcolato in base al costo della vita, non solo alle leggi minime):
- ÂŁ12,60/ora nel resto del Regno Unito
- ÂŁ13,85/ora a Londra
Nella realtà del campo: il dato medio PayScale per i ruoli da cameriere è di £7,93/ora, con una forchetta da £5 a £10 (parliamo di media nazionale, spesso senza tips incluse). Tranne che nelle grandi città o nei locali migliori, spesso resterai vicino al minimo legale.
Le mance fanno la differenza? Come funzionano tips e service charge in UK?
Le mance ci sono – ma non è come nei film americani. Le più alte arrivano nei ristoranti di fascia alta, meno nei fast food. Ecco come funziona:
- In caffetteria: la “tip jar” con le monete può aggiungere £1-2/ora extra.
- Nei ristoranti con “service charge” (tipica al 12,5%): se viene distribuita bene tra sala e cucina, puoi arrivare a £2-4/ora in più rispetto alla paga base.
- Nelle catene spesso usano il sistema “tronc”, cioè una cassa separata per gestire le mance: alcune le distribuiscono tutte allo staff, altre trattengono una parte. Ogni posto ha policy diversa.
- Da luglio 2024, per legge (Employment (Allocation of Tips) Act), i datori devono girare il 100% delle mance ai lavoratori entro un mese. Se vedi anomalie in busta paga, chiedi spiegazioni.
Quanto ti resta davvero in tasca? Quanto si guadagna in media al mese?
Facciamo due conti semplici, senza mance. Studente di 21 anni, 15 ore a settimana, paga minima ÂŁ11,44/h:
- Settimana: 15 Ă— ÂŁ11,44 = ÂŁ171,60
- Mese (media di 4,33 settimane): circa ÂŁ743 lordi
- Anno accademico (stimando 40 settimane): circa ÂŁ6.864 lordi
Fino a £12.570 all’anno non paghi tasse sul reddito (Personal Allowance), solo un po’ di National Insurance (all’incirca £70/anno, spesso già detratta). Se resti sotto soglia, il netto sarà quasi uguale al lordo. Nel caso ti trattengano troppo, puoi richiedere rimborso automatico o fare self-assessment (basta saperlo).
Quali sono gli orari tipici nei lavori di hospitality in UK?
La flessibilità è uno dei motivi per cui moltə universitariə li scelgono. Ma anche qui, è importante sapere a cosa vai incontro.
| Ruolo | Fasce orarie tipiche | Maggiorazioni possibili |
|---|---|---|
| Barista | 06:00–14:00 / 14:00–22:00 | A volte extra dopo le 22:00 |
| Cameriere | 17:00–23:00 (anche weekend) | Più tips nelle serate intense |
| Kitchen porter | 10:00–18:00 o turni divisi | Turni fisicamente impegnativi |
| Receptionist notturno (hotel) | 23:00–07:00 | “Night premium” fino al 15% |
I supplementi per i turni notturni non sono obbligatori per legge. Alcune aziende aggiungono un extra dal 5 al 20%: chiedilo esplicitamente prima di accettare.
Come trovare lavoro part-time in UK se sei studente internazionale? Quali strategie funzionano davvero?
Sorpresa: funziona ancora il “walk-in”. Presentati tra le 15 e le 17 (gli orari meno incasinati) con CV pronto in inglese. A volte inizi dopo 24 ore. Ma in parallelo:
- Siti/app per offerte: Indeed, Caterer.com, Flexy, e i gruppi Facebook locali
- Agenzie di lavoro per eventi (hospitality staffing): ideale per chi vuole cambiamento e massima flessibilitĂ , ma meno certezze sulle ore
- Career service universitario: molti campus hanno bar interni e ristoranti che preferiscono studenti iscritti
Storia vera: perché il lavoro nell’hospitality non è sempre così stabile?
Davide, studente di Marketing a Manchester, aveva firmato per lavorare 24 ore a settimana in un pub. A ottobre tutto bene, poi a gennaio (quando il locale era semivuoto) lo richiamavano solo per 6 ore. “Ho capito tardi che dovevo fare il budget sulla media minima, non sulle settimane dove lavoro ogni giorno”. Meglio saperlo prima che non dopo, fidati.
I lati positivi (e quelli meno) dei lavori in hospitality per studenti italiani nel Regno Unito
- Impari l’inglese “vero” parlando con clienti e colleghi, e ti porti a casa soft skills che ti serviranno sempre
- Lavori su turni quindi riesci (quasi sempre) a incastrare lavoro e lezioni
- A volte mangi o bevi “gratis” durante il turno
- Spesso si resta vicini al minimo legale, quindi non aspettarti di risparmiare cifre enormi
- Turni serali e fine settimana richiedono organizzazione (e ti fanno sacrificare uscite e dormite lunghe)
- Se passi troppo tempo a correre in sala o dietro un bancone, la schiena ne risente davvero (e chi te lo dice che “ce la fanno tutti” spesso racconta mezza verità )
Domande frequenti dei ragazzi italiani sul lavoro nell’hospitality in UK (con risposte schiette)
Insomma: vale la pena lavorare nell’hospitality durante l’università nel Regno Unito?
La verità è che l’hospitality resta uno dei modi più accessibili per guadagnare qualcosa durante l’università se atterri in UK senza grandi risorse, ma non ti farà “svoltare”. I soldi sono quello che sono, la fatica è vera, ma puoi trovare soddisfazione (e qualche amicizia vera) lungo il percorso. La flessibilità può aiutarti a non perdere esami, ma non c’è garanzia di avere sempre tutte le ore che desideri.
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