Diritti lavorativi degli studenti part-time nel Regno Unito
Scopri diritti, salario minimo e regole per studenti italiani che lavorano part-time nel Regno Unito nel 2025: ferie, tasse, malattia e come tutelarti davvero.
Diritti lavorativi studenti part-time nel Regno Unito: cosa sapere (davvero) prima di iniziare nel 2025
Quanti studenti italiani arrivano nel Regno Unito pensando che “tanto lavorare mentre studi è normale”? Molti. Ma tra aspettative e realtà, spesso ci passa il filo sottile (e stressante) dei tuoi diritti sul lavoro. Lì fuori, la legge inglese ti protegge più di quanto immagini – ma servono occhi aperti, domande scomode, e la pazienza di capire cosa stai firmando e cosa puoi pretendere.
Se sei in partenza per UK, o già lì e devi capire come funziona lavorare part-time legalmente, questa guida è pane quotidiano. E se hai dubbi strani o domande che ti sembrano stupide, sappi: ci siamo passati prima noi di Studey. Quindi sei in buona compagnia.
Come capire che tipo di lavoratore sei in UK? (worker, employee, self-employed)
Quando inizi a cercare un lavoro part-time, sentirai termini come “worker”, “employee”, “self-employed”. Sembrano tecnicismi, ma in realtà cambiano di molto i tuoi diritti e le tue tutele. Ecco la differenza vera, senza gergo:
Worker: È la categoria più comune per chi lavora in hospitality, negozi o bar. Hai diritto al salario minimo, ferie pagate, pause, protezione da discriminazioni. È il contratto tipico da studenti.
Employee: Come worker, ma con qualcosa in più (ad esempio il preavviso in caso di licenziamento, alcune tutele durante le malattie, ecc.). Meno frequente per chi lavora part-time da studente.
Self-employed: Qui si parla di lavoro autonomo (“apri la partita IVA”). Non hai le tutele di cui sopra. In UK, spesso qualche furbetto propone il self-employment anche per lavoretti tipo cassiere o cameriere – in quei casi, chiediti perché. Salvo tu non voglia davvero fare il freelance, informati bene prima di accettare.
Qual è il salario minimo nel Regno Unito per studenti e giovani lavoratori nel 2025?
Dal 1° aprile 2025 il salario minimo orario è cambiato (e cambia praticamente tutti gli anni). Le soglie attuali, secondo GOV.UK:
21 anni e oltre: £12.21 all’ora
18-20 anni: £10.00 all’ora
Under 18 e apprendisti: £7.55 all’ora
Ogni ora, anche se il contratto è “a zero ore” o saltuario, DEVE essere pagata almeno questa cifra. Se ti offrono meno, non è “normale per i nuovi”, non è “un favore per gli studenti”: è illegale, punto. E puoi farlo presente senza rischiare (vedi più giù cosa fare).
Quante ore può lavorare uno studente in Regno Unito? (e cosa succede se superi il limite delle 48 ore)
La regola generale in UK è che non puoi lavorare più di 48 ore a settimana in media (sulle ultime 17 settimane), a meno che tu non firmi un documento chiamato “opt-out”. Ma questa è la legge per tutti, non solo per studenti.
Minorenne? In quel caso il limite è più rigido: massimo 8 ore al giorno e 40 ore a settimana (fonte).
Già qui, però, un consiglio pratico: lavorare 48 ore a settimana (quasi 7 ore al giorno!) mentre studi, soprattutto nei periodi intensi, è ~impossibile~ rischiosissimo. La maggior parte degli studenti internazionali lavora tra le 10 e le 20 ore settimanali proprio per non compromettere lo studio.
Quasi tutte le università consigliano di non andare oltre le 15-20 ore a settimana. È una media realistica: sopra si rischia di perdere battiti (e voti). La legge invece permette di più.
Assolutamente sì. Nessun datore può obbligarti a firmarlo, né discriminerà per questo.
Sì, senza discussioni. Ogni ora lavorata DEVE essere pagata almeno al National Minimum Wage, anche se il contratto è "a chiamata".
Non necessariamente. Di base, i Bank Holiday possono essere inclusi nelle tue 5,6 settimane di ferie previste per legge, a meno che il contratto non dica espressamente diversamente.
In definitiva: lavorare mentre studi in UK è legale e ti dà un sacco (se conosci i tuoi diritti)
Questa non è la solita guida da call center. Dall’altra parte c’è chi si è preso ore extra, turni sottopagati, e si è svegliato a giugno a rincorrere i rimborsi tasse. Se vuoi farlo senza sorprese, tieni gli occhi aperti e fatti domande, anche (soprattutto) quando il datore sembra “simpatico”.
Hai ricevuto una proposta di lavoro ma non capisci il contratto? Pensi che la busta paga sia strana? O semplicemente vuoi calcolare se puoi permetterti un viaggio a casa senza bucare il conto?
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Studiare e lavorare all’estero è una maratona, non uno sprint. Passo dopo passo, ci siamo.
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