Quanto è davvero difficile ottenere un First-Class degree in Regno Unito? Le statistiche 2024 spiegate
Se stai considerando una laurea nel Regno Unito, probabilmente avrai sentito parlare del famoso “First-Class Honours” – per gli amici, semplicemente “First”. Magari ti stai anche chiedendo: quanti studenti ottengono davvero questo risultato? È più facile prendere un First che un 110 e lode in Italia? E soprattutto: quanto conta davvero tutto questo per il tuo futuro?
Cerchiamo di rispondere a queste (e altre) domande senza filtri, partendo dai dati aggiornati 2024 — ma anche dalla nostra esperienza personale, perché certi dettagli non li trovi nelle statistiche.
Cosa significa prendere un “First” in UK e qual è l’equivalenza con il sistema italiano?
Il First-Class Honours (“First” o “1:1”) è il voto più alto che puoi ottenere uscendo da una laurea britannica triennale (o integrated master). In pratica, chiude con una media uguale o superiore al 70 su 100, ma attenzione: il voto UK è la media pesata di tutti gli esami, coursework, progetti — e la famosa dissertation finale. Detto brutalmente, corrisponde a una media italiana di circa 28/30 o più, ma il paragone è solo indicativo: il processo di valutazione britannico è molto diverso, più “continuativo” e meno dipendente dal risultato di una discussione finale.
Quanti studenti britannici prendono un First-Class degree nel 2023/24?
Questa è forse la domanda più googlata dagli italiani che guardano alle università UK, e finalmente ci sono dati aggiornati ufficiali HESA. Eccoli:
| Anno accademico | Percentuale di First-Class | Fonte ufficiale |
|---|---|---|
| 2018/19 | 29,4 % | OfS |
| 2019/20 | 35,8 % | OfS |
| 2020/21 | 37,7 % (pandemia, massimo storico) | OfS |
| 2021/22 | 32 %* | HESA |
| 2022/23 | 30 % | HESA |
| 2023/24 | 29 % | HESA |
(*): Occhio che tra HESA e Office for Students c’è sempre una lieve oscillazione (1-2 %) a seconda del cut-off dei dati. Vale sempre la pena ricontrollare prima di fare scelte fondamentali.
Perché ottenere un First sta diventando più difficile? (E perché non c’è da spaventarsi)
Negli anni della pandemia, il famoso “grade inflation” — cioè la tendenza a dare voti sempre più alti — ha toccato livelli record: esami più facili, molta meno pressione sugli scritti in aula, assessment più gestibili. Dal 2022, però, c’è stata una vera e propria stretta:
- Fine delle misure di emergenza Covid: tornano esami e valutazioni più severe.
- Controlli sui voti “inspiegabilmente alti”: l’Office for Students ha stimato che nel 2022/23 circa l’11 % di First/2:1 sia senza spiegazione accademica evidente… e non è passato inosservato.
- Pressiony delle università stesse: chi continua a “regalare” First rischia controlli o addirittura tagli di finanziamento.
In breve: il First è tornato ad essere un risultato di punta, non una formalità. E forse, alla lunga, è anche più giusto così.
Le percentuali cambiano da università a università? Come leggere i dati se stai scegliendo dove studiare
Qui va detto chiaramente: non tutte le università hanno la stessa “propensione” al First, e il divario può arrivare anche al 20 %. Ci sono atenei (soprattutto alcune ex-polytechnic o quelli molto centrati sui servizi agli studenti international) dove il 40 % dei laureandi prende il First. In università più tradizionali e competitive (ad esempio Oxbridge, LSE, UCL), si scende spesso sotto il 25 %. Il consiglio migliore? Non scegliere solo in base al numeretto — se un’università sembra “regalare” voti alti, anche i selezionatori del lavoro se ne accorgono.
Serve veramente il First per trovare lavoro o accedere ai master in UK?
Domanda da un milione. E la risposta, purtroppo, è “dipende”:
- Per un master: quasi tutte le università UK chiedono almeno un “Upper Second” (2:1, vuol dire tra 60 e 69 %), che è comunque un buon risultato. Il First conta soprattutto se vuoi provare a ottenere borse di studio o accedere a corsi davvero iper-selettivi.
- Per lavoro in UK: settori come la finanza d’élite, alcune multinazionali e la consulenza strategica tengono molto al First. Ma per tanti altri ambiti (tecnologia, creatività, scienze sociali) sono più importanti il portfolio e l’esperienza pratica che il numeretto sul diploma.
- Da italiano: il tuo voto “tecnico” UK è molto più immediatamente leggibile di un 110 italiano. Ma nessun recruiter scarta a priori chi non ha il massimo dei voti.
Ma allora: prendere un First è più difficile che prendere 110 e lode in Italia?
Diciamolo: sì, in media è più difficile. In UK superare il 70 % è considerato un traguardo davvero selettivo, perché ogni esame, presentazione, relazione – specie le più pesanti in termini di crediti – conta per la media. Non esiste la “botta di reni” finale della tesi che ti sposta il voto: qui serve costanza, metodo e (spesso) imparare dagli errori molto velocemente, da subito.
Strategie pratiche: come massimizzare le tue possibilità di prendere un First-Class degree (senza esaurirti)
Non esistono scorciatoie magiche, ma chi ci è passato nota alcune cose che in Italia spesso si sottovalutano:
1. Impara a leggere (e decifrare) il feedback
In UK, ogni assignment riceve un commento, anche dettagliato. Usalo! Chiedi ai professori spiegazioni, impara a capire dove e perché perdi punti.
2. Gestisci i pesi (weighted average)
Una brutta valutazione in un modulo “pesante” può affondare la tua media, anche se negli altri vai bene. Impara subito la logica delle major/minor da cui dipende il voto finale.
3. Fai networking accademico
Sfrutta gli “office hours”, i piccoli seminari, i confronti con i peer e i supervisor. Non solo per fare domande, ma anche per non perderti per strada.
4. Occhio al mito del First “facile”
Vie “facili” non esistono. Se in una facoltà la percentuale di First è molto alta, spesso vuol dire che lo standard percepito fuori non è dei migliori.
FAQ: risposte rapide alle domande più cercate su First-Class degree e voti UK
Consigli per famiglie e studenti che stanno pensando al Regno Unito
- Ottenere un First nel 2024 è possibile, ma la “cena è servita” solo con tanto impegno, niente scorciatoie.
- L’obiettivo giusto? Puntare a un solido 2:1 e vivere un’esperienza formativa a 360°, senza vivere di sola ansia da performance.
- Famiglie: i numeri variano molto da corso a corso, fatevi aiutare a leggerli in modo critico — meglio un voto normale in una università solida che un First “facile” senza spendibilità vera.
Hai dubbi su quale corso scegliere o come impostare la strategia migliore, magari guardando anche ai dati reali dei laureati? Noi di Studey ci siamo passati, nessun giudizio se qualcosa non torna o hai paura della competizione: scrivici, possiamo raccontarti davvero come stanno le cose in ogni università UK (senza filtri), aiutarti a capire se puntare al First ha senso per te… o magari se è meglio dedicarsi ad altro.
Disclaimer: tutte le percentuali sopra vengono da HESA/OfS e sono aggiornate a marzo 2025. Possono cambiare leggermente nei prossimi mesi. Prima di prendere qualunque decisione, chiedi a un nostro advisor: non costa nulla, ma almeno hai un confronto reale.
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