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Oxford Online Placement Test: punteggi richiesti nel Regno Unito

Scopri cos’è davvero l’Oxford Online Placement Test, come leggere i punteggi e quando è utile per studiare nel Regno Unito senza perdere tempo.

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Oxford Online Placement Test: che punteggio serve davvero per studiare nel Regno Unito?

Se stai cercando quali esami di inglese servono per entrare in un’università britannica, è probabile che ti sia imbattuto nell’Oxford Online Placement Test (OOPT)… e magari ci sia rimasto qualche dubbio. Facciamo subito chiarezza, senza giri di parole e con le informazioni che servono davvero quando ti trovi a compilare moduli o affrontare selezioni.

Cos’è esattamente l’Oxford Online Placement Test (OOPT) e come funziona?

L’OOPT non è un esame “di ammissione” come IELTS o TOEFL. È più uno strumento interno che diverse università — e centri linguistici — usano per capire da che livello parti. Niente speaking, niente writing: il test dura dai 45 ai 60 minuti circa e si fa tutto online, con domande che cambiano difficoltà in tempo reale in base alle tue risposte (si chiama “computer-adaptive” proprio per questo).

Cosa misura?

  • Use of English (grammatica, comprensione generale, vocabolario)
  • Listening

Alla fine ricevi subito il punteggio (da 0 a 120) e il tuo livello sulla scala europea (CEFR: da Pre-A1 a C2). Se vuoi dare un’occhiata ai dettagli ufficiali, li trovi qui.

Come si leggono i punteggi dell’OOPT? Tabella con i livelli CEFR

Questa è la conversione ufficiale:

Livello CEFRPunteggio OOPT
C2101-120
C181-100
B261-80
B141-60
A221-40
A11-20
Pre-A1meno di 1

Se vuoi candidarti a un corso “normale” (laurea o master), quasi tutte le università chiedono almeno B2, di solito anche di più.

L’OOPT è valido per l’ammissione ai corsi di laurea nel Regno Unito?

La risposta secca è: quasi mai. Per registrarci serve un esame più “ufficiale” (IELTS Academic, TOEFL iBT, Pearson PTE Academic). L’OOPT non è uno dei Secure English Language Tests (SELT) riconosciuti da UK Visas & Immigration (fonte UKVI). Se punti su una università britannica, aspettati che ti venga chiesto sempre un certificato tra questi — sì, anche se sei europeo e quindi non devi fare il visto per corsi sotto i 6 mesi.

Ma allora quando l’OOPT serve davvero? Esempi concreti

  • Test di ingresso per corsi di lingua già all’interno dell’università: spesso ti fanno fare un OOPT appena iscritto per vedere se ti serve un supporto linguistico extra. Esempio: alcune facoltà usano la soglia 64/120 (B2 pieno) per capire chi può seguire le lezioni senza problemi e chi invece viene dirottato su moduli di “remedial English” (recupero). Trovi un esempio pratico qui.
  • Suddivisione per livelli nei pre-sessional o foundation year: cioè quei corsi che fai prima di iniziare il degree vero e proprio. Anche qui serve a formare gruppi omogenei in base al livello.
  • Autovalutazione “senza rischi”: se vuoi solo farti un’idea onesta di dove parti, l’OOPT (che costa poco) è buono prima di investire su IELTS o altri esami decisamente più stressanti e costosi.

Quali sono i punteggi minimi richiesti nelle università UK per l’OOPT (quando lo usano)?

  • Per partire tranquillo in un corso accademico ti serve almeno un punteggio che corrisponde a B2 (cioè 61/120 circa, ma spesso la soglia pratica è 64/120).
  • Sotto la soglia? Verosimilmente vieni inserito in moduli extra di inglese.

Nel day-to-day, alcune università o centri linguistici usano soglie leggermente diverse (come 60/120 per le classi “Upper-Intermediate”), ma la sostanza non cambia: la fascia B2 è quella considerata “ok”. Se miri a corsi competitivi o programmi postgraduate, meglio puntare a C1.

Che differenza c’è tra OOPT e Oxford Test of English (OTE)? Quale devo fare?

Un errore che vediamo spesso (e che genera parecchia confusione):

  • L’OOPT è solo un test “di posizionamento”: ti dice a che livello sei, ma non rilascia un certificato ufficiale riconosciuto per l’ammissione.
  • L’OTE (Oxford Test of English) misura tutte le 4 skill (reading, listening, speaking, writing). Questo sì, viene talvolta accettato come alternativa a IELTS o simili (soprattutto nella sua versione Advanced), ma devi sempre controllare che la tua università lo voglia tra i requisiti.

“L’OOPT è più facile dell’IELTS, lo uso per l’application”? Errori comuni da non fare

Capita più spesso di quanto pensi.

  • L’OOPT non può sostituire IELTS, TOEFL, PTE o altri esami richiesti dalle università ai fini dell’ammissione. Se lo alleghi sperando di “aggirare” la burocrazia, rischi solo di perdere tempo prezioso — e magari la scadenza.
  • Attenzione all’ascolto: chi è forte in Use of English ma trascura il listening rischia punteggi più bassi del previsto perché le sezioni contano uguale!
  • Fai il test in laboratorio, con cuffie decenti. L’audio si riascolta solo 2 volte, non c’è trucco.
  • NON pensare che 61 sia “quasi un C1”. È il limite basso del B2: molte facoltà competitive ti vogliono almeno a B2 alto o C1.

Domande pratiche sull’OOPT (FAQ su costi, ripetizioni, validità)

Summing up: consigli pratici per non confondersi

  1. Vai sempre alla fonte: sulla pagina ufficiale del corso cerca “English language requirements” e leggi bene quali certificazioni accettano. Se non c’è l’OOPT tra queste, non usarlo.
  2. Se ti interessa solo sapere il tuo livello, l’OOPT è uno strumento utile, poco costoso e veloce per chiarirti le idee in vista di esami più seri.
  3. Se ti chiedono l’OOPT per il placement linguistico, punta almeno a 64/120 (B2 pieno), così non ti mettono in moduli “remedial” di recupero.

Se hai ancora dubbi su quale test fare, su scadenze o su come pianificare la preparazione, prendi contatto con un advisor Studey (la consulenza iniziale è gratuita e senza impegno). Non sei l’unico ad aver fatto confusione su questi test — ci siamo passati anche noi, e ci teniamo a non farti perdere tempo con esami inutili o domande “sbagliate”.


Fonti e risorse utili

— Il team Studey, ex-studenti che hanno imparato (spesso a loro spese) come orientarsi tra troppi test e regole che cambiano

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

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