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Limite 20 ore lavoro part-time nel Regno Unito: rischi e sanzioni

Scopri cosa succede se superi le 20 ore settimanali di lavoro con visto Student nel Regno Unito e come evitare rischi legali e perdita del visto.

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Limite 20 ore di lavoro settimanali per studenti nel Regno Unito: cosa succede se sfori e come evitarlo davvero

“Ma se lavoro un’ora in più che succede, mi vengono a prendere?” Se sei uno degli studenti che si fa questa domanda — tranquillo, te la sei fatta per un buon motivo. Il limite delle 20 ore settimanali di lavoro con il visto “Student” nel Regno Unito sembra una regola banale, ma ogni anno ci passano sopra in tanti, spesso per sbaglio. In questa guida ti spiego chi deve rispettarlo, come funziona davvero e quali rischi reali ci sono (spoiler: il rischio c’è e non è una leggenda urbana).

Chi deve rispettare il limite delle 20 ore settimanali in UK durante il semestre?

Se hai un visto “Student” (ex Tier 4) e tra le CONDIZIONI c’è scritto “Work 20 hrs max in term time” — questa regola è TUA. Non contano le eccezioni: se non vedi nessun limite nel tuo documento di immigrazione oppure hai un “Settled” o “Pre-settled status”, quella soglia non ti riguarda e puoi lavorare anche full-time (sei tra i pochi fortunati).

Attenzione: Ogni tanto capita che le condizioni siano sbagliate o non aggiornate. Leggi sempre ciò che c’è scritto sul tuo permesso — non su quello dell’amico. Qui la fonte ufficiale sul punto.

Come si calcolano le ore di lavoro part-time per studenti nel Regno Unito?

La domanda “le 20 ore sono su sette giorni lavorativi o dal lunedì alla domenica?” ritorna sempre. Ecco i fatti:

  • La settimana va dal lunedì alla domenica (Home Office docet).
  • Tutte le ore contano: ore stipendiate e non, training online anche non pagato, “voluntary work” (il volontariato strutturato, non quello casuale tipo ‘ripulisco il parco’ per hobby).
  • Se hai due lavori, devi sommare le ore/minuti di entrambi.
  • Non esiste la possibilità di “recuperare” (es: una settimana 15 ore, quella dopo 25 ore per “pareggiare”).
  • Attenzione anche agli stage che NON fanno parte del piano di studi: se non sono “integral and assessed” dal tuo corso, contano come lavoro normale e devi restare sotto le 20 ore.
  • Il self-employment (freelance, Uber, Deliveroo, Etsy, ecc.) è vietato dal visto Student (vedi qui le regole precise).

Cosa rischia uno studente sotto visto che supera le 20 ore di lavoro settimanali nel Regno Unito?

Qui niente panico, ma nessuna leggenda: se sfori, il rischio è concreto. E soprattutto, la Home Office non guarda quanto hai “esagerato”: una violazione è una violazione, anche per pochi minuti. Le conseguenze più comuni sono:

  1. Revoca immediata del visto: Se ti sorprendono (spesso accade per controlli a campione o perché l’employer è sotto revisione), puoi ricevere richiesta ufficiale di lasciare il paese.
  2. Impatto sulle future richieste di visto (anche Graduate, Skilled Worker, ecc.): Una violazione resta come “nota negativa” e può complicarti la vita in futuro.
  3. Accusa penale (nelle situazioni più gravi): In casi di infrazione volontaria, puoi rischiare fino a sei mesi di reclusione o multa fino a £5.000 (fonte Università di Hertfordshire).
  4. Il “controllo random” capita spesso tramite documenti bancari o buste paga: anche se l’employer sbaglia, la responsabilità è pure la tua.

Cosa rischia un datore di lavoro che fa lavorare uno studente oltre il limite?

Molti studenti pensano che la colpa sia solo del boss, ma purtroppo la legge punisce entrambi. Se un datore ti fa sforare — o ti assume senza diritto al lavoro — può andare incontro a:

  • Multa civile fino a £60.000 a lavoratore irregolare (vedi fonte gov.uk).
  • Rischio di processo penale: fino a 5 anni di carcere.
  • Company “shaming”: il nome dell’azienda finisce su appositi registri pubblici (e non fa una bella figura).

Il rischio è reale: per questo spesso i manager, appena sanno che hai un limite, preferiscono lasciarti a casa se c’è il dubbio.

Errori banali (e veri) per cui tanti studenti perdono il visto — anche per incidenti piccoli

In questi anni ne abbiamo visti di tutti i colori. Ecco alcune situazioni vere:

  • Turni “incrementali”: Il manager aggiunge 20/30 minuti ogni sera e tu pensi “vabbè, questa settimana sono pari”, senza accorgerti che hai sommato 21 ore.
  • Stage fuori dal corso: Se non fa parte del piano studi ufficiale, conta tutto come lavoro extra.
  • Contratti “freelance” tipo rider, Uber, delivery: Se sei su visto Student NON puoi farli, punto. Non importa se pagano poco o tanto.
  • Volontariato che “diventa lavoro”: Attività in charity shop o simili con responsabilità reali e turni fissi spesso sono conteggiati come “voluntary work” — e quindi vanno nelle 20 ore (qui le regole UKCISA).

Cosa posso fare per non rischiare sul limite delle 20 ore di lavoro mentre studio nel Regno Unito?

Ecco alcune cose che consigliamo davvero, non per fare scena:

  1. Fai uno screenshot del rotolo ore ogni domenica: Se hai due datori, fagli vedere il totale. Meglio essere noioso che restare senza visto.
  2. Chiedi sempre alla tua università la conferma delle “term dates”: Durante le vacanze puoi lavorare anche full-time, MA devi avere la prova scritta delle date.
  3. Niente self-employment finché non cambi visto.
  4. Se il manager insiste per extra ore, spiega chiaramente il rischio: Meglio perdere un turno che tutto il futuro.
  5. In caso di dubbio, chiedi all’International Student Office prima di firmare un nuovo contratto o cambiare orario. La consulenza esiste apposta.

Domande frequenti: lavoro part-time e visto Student in UK

Vale la pena rischiare di superare il limite delle 20 ore di lavoro nel Regno Unito?

Vivere in UK costa tanto, lo sappiamo meglio di chiunque altro. Ma non considerare questo limite una “raccomandazione”: per il governo UK è una regola di immigrazione, con regole chiare e rischi severi, anche per errori piccoli. Due consigli spicci che valgono più di tante promesse:

  1. Tieni traccia delle ore, SEMPRE.
  2. Se hai un dubbio o ti senti sotto pressione, chiedi aiuto — meglio una domanda in più che un problema che si può evitare.

Se vuoi parlare dei tuoi turni, di dubbi su placement o semplicemente dell’ansia di non capire tutto questo sistema – noi di Studey ci siamo (sì, anche per aiutarti a evitare questi errori e non solo per “mandarti l’application”). La prima consulenza è davvero gratuita e serve solo a chiarirti le idee, senza giudizi o frasi fatte.

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