Come funziona la dissertation nelle università del Regno Unito? Tutta la verità su struttura, lunghezza e voto
Una delle domande che sentiamo più spesso dagli studenti italiani che vogliono studiare in UK è: “Ma la dissertation, com’è davvero? Serve una tesi lunga tipo quella italiana? Quanti capitoli, quanti dati, che voto conta?” Se anche tu sei nel pieno del panico “da tesi” o semplicemente vuoi sapere cosa ti aspetta, qui trovi una guida concreta, onesta e senza troppi giri di parole — con dritte e errori veri raccontati da chi ci è passato sul serio.
Cos’è davvero una dissertation nel Regno Unito (e perché è diversa dalla tesi italiana)?
Partiamo dalla base: la dissertation nelle università UK non è solo “una tesina extra”. È spesso il progetto finale della tua laurea triennale (“undergraduate dissertation”) oppure del master (“master’s dissertation”). La differenza più grande rispetto alla tesi italiana? Qui conta tanto (ma davvero tanto) sul voto finale: nella triennale, di solito rappresenta il 30-40% dei crediti dell’ultimo anno. E, dettaglio non da poco, viene corretta da almeno due docenti del corso più, in tanti casi, anche da un examiner esterno. Questo serve a garantire la massima imparzialità, soprattutto quando ci sono dubbi.
Come si struttura una dissertation? Quanti capitoli, quanti dati e che percentuale delle parole deve finire in ogni parte?
Se ti stai chiedendo “quali sono le sezioni obbligatorie di una dissertation UK?”, sappi che non esistono regole rigide per tutti, ma quasi tutti i corsi usano uno scheletro abbastanza simile, suggerito ad esempio dalla University of Bath (fonte). Ecco come si distribuiscono di solito le parole:
| Sezione | Cosa ci va dentro (veramente) | % parole* |
|---|---|---|
| Abstract | Sintesi di obiettivi, metodo, risultati, conclusioni | 5% |
| Introduzione | Contesto, domande di ricerca, cosa vuoi scoprire | 10% |
| Literature Review | Analisi critica di studi già fatti, cosa manca secondo te | 25-30% |
| Methodology | Come hai fatto ricerca (anche limiti ed eventuali problemi) | 15% |
| Results | Dati grezzi, tabelle, figure (qui niente commenti!) | 10-15% |
| Discussion | Analisi critica e confronto con la letteratura | 15-20% |
| Conclusion | Rispondi alla domanda di ricerca, evidenzia limiti e spunti futuri | 5% |
| References/Appendici | Bibliografia, dati extra, strumenti usati | fuori parola |
*Le % sono indicative: controlla sempre le istruzioni del tuo corso.
Quante parole deve essere la dissertation? C’è un minimo/massimo? E come funziona la tolleranza?
Qui molti italiani inciampano. La lunghezza massima non è solo una formalità: va rispettata, e spesso i sistemi bloccano proprio il file se sfori troppo. I range più comuni sono:
| Livello di studi | Quante parole (di solito) | Qualche esempio reale |
|---|---|---|
| Triennale | 8.000 – 10.000 (spesso max 10.000) | Edinburgh Politics: max 10.000 |
| Master | 12.000 – 20.000 (qualcuno arriva a 30.000) | York Health Sciences: max 20.000 |
| PhD (thesis) | 70.000 – 100.000 | Dipende dal regolamento di dottorato |
La regola più diffusa: puoi andare oltre (o sotto) fino al 10%. Quindi se il tetto è 15.000, puoi stare tra 13.500 e 16.500. Oltre il limite, rischi penalità (a volte tolgono punti per ogni 100 parole in eccesso… e non scherzavo!).
Come viene valutata la dissertation? Su quali criteri ti danno il voto?
Ami la chiarezza? I criteri non sono segreti — sono scritti quasi sempre nelle “marking criteria” ufficiali dei dipartimenti. Un esempio concreto viene dall’Università di York (fonte), ma sono simili ovunque:
- Originalità e rilevanza del tema o della domanda di ricerca (non serve “scoprire l’acqua calda”, ma serve una buona domanda!)
- Serietà del metodo (i numeri devono tornare, anche se fai solo ricerca bibliografica)
- Capacità di analizzare le fonti in modo critico, non solo “riassunto”
- Struttura: tutto fila? L’argomentazione regge dall’inizio alla fine?
- Cura nella forma: bibliografia, citazioni, inglese corretto
| Fascia | Punteggio (%) | Significa che… |
|---|---|---|
| First Class | 70-100 | Ottima, originale, metodo ineccepibile, analisi avanzata |
| 2:1 (Upper Second) | 60-69 | Buona analisi, qualche punto debole, ma solida |
| 2:2 (Lower Second) | 50-59 | Adeguata ma lacunosa su analisi o metodo |
| Third | 40-49 | Superficiale, molte debolezze evidenti |
| Fail | <40 | Errori seri, lavoro incompleto o irricevibile |
Se vuoi vedere la tabella che in UK fa da “pagella” finale per le classi di laurea, la trovi qui su Prospects (link).
Quanto “pesa” la dissertation sul voto di laurea in UK?
Qui la musica cambia da ateneo a ateneo. Le formule più frequenti sono:
- La dissertation vale una percentuale fissa dei crediti dell’ultimo anno di corso (esempio reale: 40% su 120 crediti del terzo anno).
- La media finale è una media pesata che tiene conto dei crediti dissertation + esami degli anni precedenti.
Non andare a spanne: c’è sempre un “Programme Specification” dove la formula è scritta nero su bianco. Cercalo sul sito della tua università!
Errori comuni degli studenti italiani sulla dissertation (raccontati da chi ci è passato)
- Sottovalutare i tempi tecnici, soprattutto per la revisione finale: impaginare, sistemare figure e bibliografia porta via giorni interi, non ore.
- Ignorare o “snobbare” il supervisor: saltare i meeting o mandare solo versioni incomplete equivale, spesso, a zero feedback utili nel momento chiave.
- Fare “all-in” l’ultima settimana senza aver mai usato un reference manager: il conto di citazioni e bibliografia ti presenta il conto quando ormai hai 24h.
- Sforare il numero massimo di parole sperando nella clemenza: no, non sono italiani, a volte tagliano pezzi a caso o ti penalizzano direttamente.
Come organizzare davvero il lavoro della dissertation? Una timeline (non da eroe ma da sopravvissuto)
Questa è una schematizzazione reale — la usano tanti nostri ex-studenti e ha funzionato:
- Settimane 1-2: scegli l’argomento (“topic”) e la domanda di ricerca. Fatti confermare dal supervisor.
- Settimane 3-6: ricerca bibliografica intensa, mappa il gap, definisci la metodologia.
- Settimane 7-10: raccogli dati oppure analizza la letteratura se fai una dissertation teorica.
- Settimane 11-14: scrivi Results e Discussion.
- Settimane 15-16: solo ora, scrivi Introduzione e Abstract.
- Settimane 17-18: revisione formale (parole, impaginazione, citazioni, spell check), ultima rilettura.
FAQ reali sulla dissertation nel Regno Unito
Il succo: a cosa ti serve davvero tutto questo?
In UK la dissertation non è solo una “tesi di rito”. È il modo in cui dimostri — finalmente — di aver imparato a fare ricerca seria, da solo. Sapere davvero qual è la struttura richiesta, dove ti fregano sul conteggio parole e come viene corretta, ti risparmia stress inutile.
Se hai ancora dubbi veri tipo “Non so da dove cominciare” oppure vuoi confrontare il tuo topic con qualcuno che l’ha appena fatto, possiamo metterti in contatto senza impegno con uno dei nostri advisor o ex-studenti. La consulenza di orientamento è sempre gratuita (zero pressioni, promesso) — ti basta chiedere.
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